La generazione Z (quella dei nati tra il 1996 e il 2010) rappresenta la prima generazione a non aver conosciuto un mondo senza tecnologie, ambienti digitali e internet. Una generazione “nata connessa”, che maneggia device da quando è venuta al mondo e che è in grado di cogliere tutte le opportunità che la rete può offrire.
Una generazione che, almeno teoricamente, dovrebbe anche conoscere le grandi insidie che si celano dietro ai vantaggi della tecnologia stessa.
I pericoli legati al mondo digitale non sono più un mistero e lo si evince anche dal numero sempre più elevato di cyber attacchi che quotidianamente vengono rilevati dai team di ricerca.
Lo strumento più efficace per ridurre le minacce informatiche è sicuramente una formazione volta a promuovere l’uso consapevole degli strumenti digitali.
Proprio per questo, educare i nativi digitali già a partire dalle scuole primarie permetterebbe di porre le basi per una migliore comprensione del tema della cyber security.
Studenti, genitori e scuole sono obiettivi allettanti per i criminal hacker, anche a causa dei tantissimi dati che essi mettono a disposizione, dai libretti online alle e-mail, fino alle nuove piattaforme di collaborazione.
Bisogna essere consapevoli che non tutti possono e devono avere le competenze di un ingegnere informatico, ma a seconda delle fasce d’età, avere gli strumenti di tutela corretti è indispensabile per la tutela dei propri dati sensibili.
Un primo approccio alla cyber security può infatti avvenire già nella scuola primaria, introducendo in classe a partire dai 10 anni, argomenti di sicurezza informatica di base, quali la privacy, l’uso responsabile di internet, le impostazioni di sicurezza dei dispositivi e i consigli sul cyber bullismo.
Ci sono una serie di piccoli accorgimenti che possono essere attuati con un minimo sforzo come, ad esempio, l’uso di password divertenti ma sicure o l’utilizzo di codici di accesso diversi per i vari dispositivi.
Una volta acquisite le conoscenze di base, spetterà ai ragazzi metterle in pratica, ad esempio evitando di scaricare allegati da indirizzi e-mail sconosciuti, evitare di connettersi a Wi-Fi pubblici non protetti, navigare solo su siti web criptati, e cosi via.
La formazione, in ambito informatico più che mai, deve essere in continuo aggiornamento. Solo così è possibile tenere il passo, velocissimo, della digital innovation.
In questo contesto, gli operatori della cyber security rivestono un ruolo cruciale nel portare avanti una missione educativa per formare una generazione di cyber guerrieri capaci di affrontare sfide sempre più complesse.