La Direttiva NIS2 (Network and Information Systems Directive 2) rappresenta un passo importante nell’evoluzione della regolamentazione europea in materia di sicurezza informatica. Approvata nel dicembre 2022, questa direttiva aggiorna la precedente normativa NIS del 2016, rispondendo alla crescente complessità delle cyber minacce e all’importanza delle reti, dei server ed in generale dei sistemi informativi per l’economia e la società.
Con l’incremento di attacchi informatici e l’adozione diffusa di tecnologie digitali, la necessità di un quadro normativo più rigoroso e omogeneo a livello europeo è diventata evidente e fondamentale. La NIS2 introduce misure più severe e un maggiore coinvolgimento di enti pubblici e privati nella protezione delle infrastrutture critiche e dei servizi essenziali. In Italia, il decreto legislativo di recepimento della direttiva NIS2 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° ottobre 2024, segnando un passo importante verso l’adeguamento delle normative nazionali a quelle europee.
I punti chiave della NIS2
La Direttiva NIS2 è orientata verso un miglioramento complessivo della resilienza informatica delle aziende e degli enti pubblici in tutta Europa.
Tra i punti chiave si annoverano:
- Ampliamento del campo di applicazione: la NIS2 copre un numero maggiore di settori rispetto alla versione precedente, includendo nuove aree come i fornitori di servizi cloud, i centri dati e le piattaforme di social media.
- Maggiore armonizzazione delle normative: la direttiva mira a ridurre le discrepanze tra le normative di sicurezza cibernetica dei diversi Stati membri dell’Unione Europea.
- Responsabilità aumentata: le sanzioni per il mancato rispetto della direttiva sono state inasprite, e le aziende devono rispettare requisiti più stringenti in termini di governance della sicurezza informatica.
- Collaborazione internazionale: promuove una maggiore cooperazione tra i paesi membri, garantendo una risposta coordinata agli attacchi e alle emergenze cibernetiche.
Focus sulla gestione degli incidenti e le sanzioni
L’articolo 23 della NIS2 riguarda un aspetto cruciale della direttiva: la segnalazione e gestione degli incidenti di sicurezza. Questa sezione stabilisce le linee guida per il comportamento delle aziende e delle organizzazioni in caso di attacco o violazione della sicurezza, e impone requisiti specifici per garantire la trasparenza e una risposta efficace.
Elementi principali dell’articolo 23:
- Obbligo di segnalazione degli incidenti: le organizzazioni devono segnalare gli incidenti di sicurezza significativi entro 24 ore dal rilevamento. Questa misura ha lo scopo di garantire che le autorità competenti siano informate tempestivamente, riducendo i tempi di reazione e minimizzando i danni.
- Procedura di segnalazione: l’articolo richiede una segnalazione in due fasi:
- Entro 24 ore dalla scoperta dell’incidente, deve essere inviata una notifica preliminare contenente una descrizione iniziale dell’evento.
- Entro 72 ore, deve seguire un rapporto più dettagliato, con informazioni più approfondite sugli impatti e sulle misure adottate per mitigare l’incidente.
- Analisi e miglioramento: oltre alla gestione degli incidenti in tempo reale, l’articolo prevede che le organizzazioni effettuino una revisione interna degli eventi e delle cause che li hanno generati, con l’obiettivo di migliorare continuamente i propri protocolli di sicurezza.
- Sanzioni: il mancato rispetto delle normative previste dall’articolo 23 può comportare sanzioni significative. La NIS2 prevede multe fino a milioni di euro per le aziende che non rispettano gli obblighi di segnalazione e gestione degli incidenti di sicurezza. Questo rappresenta un chiaro segnale di quanto l’Unione Europea stia prendendo sul serio la questione della sicurezza informatica.
Impatto sull’Ecosistema Digitale
La NIS2 impone un cambiamento culturale e operativo per molte aziende, soprattutto per quelle che finora hanno sottovalutato la portata delle loro responsabilità in materia di cybersecurity. Le organizzazioni sono chiamate non solo a migliorare la propria resilienza informatica, ma anche a prepararsi per una gestione efficiente degli incidenti, collaborando con le autorità e minimizzando l’impatto sugli utenti finali e sui servizi essenziali.
Per molte aziende, questo significa investire in nuove tecnologie di monitoraggio, rafforzare i propri team di sicurezza e aggiornare continuamente i propri protocolli di risposta agli incidenti. Inoltre, dovranno implementare politiche interne che garantiscano la tempestiva segnalazione degli attacchi e una collaborazione efficace con le autorità competenti.
Conclusioni
L’introduzione della NIS2, e in particolare dell’articolo 23, rappresenta un notevole passo avanti verso una maggiore sicurezza cibernetica a livello europeo. Le aziende, i fornitori di servizi e le autorità pubbliche sono ora sotto pressione per garantire una gestione rapida ed efficace degli incidenti di sicurezza, evitando potenziali sanzioni e, cosa ancora più importante, proteggendo i dati e le infrastrutture critiche.
Questo nuovo quadro normativo è destinato a diventare una pietra miliare nel processo di costruzione di un ecosistema digitale più sicuro e resiliente, contribuendo a rafforzare la fiducia degli utenti e delle aziende nel mercato digitale europeo.